Guerra alle criptovalute dopo Binance la Sec punta anche Coinbase

Secondo le accuse, l’exchange non avrebbe adempiuto ad alcuni obblighi prescritti dal Securities Exchange Act del 1934 e del Securities Act del 1933.

Nel dettaglio la societĂ  capitanata da Brian Armstrong non avrebbe mai registrato il suo servizio di “staking-as-a-service” e avrebbe offerto agli investitori vendite di titoli non autorizzati che rientrano nella voce di security Token

Tra questi possiamo osservare criptovalute come SOL, ADA, MATIC, FIL, SAND, AXS, CHZ, FLOW, ICP, NEAR, VGX, DASH e NEXO.

Ricordiamo che con security token si intende un prodotto finanziario da cui gli investitori si aspettano un ritorno finanziario, legato soprattutto all’andamento della societĂ  che li emette.

Questo genere di prodotti devono essere obbligatoriamente registrati presso gli enti di vigilanza americani ed ottenere le dovute autorizzazioni, cosa non fatta ne da Coinbase ne da Binance.

Il direttore della Divisione di applicazione della SEC ritiene che le accuse siano state calcolate in modo adeguato aggiungendo parole dure nei confronti di Coinbase:

“Semplicemente non puoi ignorare le regole perché non ti piacciono o perché ne preferiresti di diverse: le conseguenze per il pubblico che investe sono troppo grandi”.